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Il contesto

Il territorio in cui nasce l’Istituto Comprensivo “U. Postiglione” di Raiano (AQ) è in gran parte montano e soggetto a tutela ambientale del Parco Sirente-Velino e della Riserva Naturale Regionale “Gole Di San Venanzio”, aree di particolare rilevanza naturalistica. La scuola instaura rapporti collaborativi e costruttivi con gli enti comunali, le Riserve naturali e le associazioni socio-culturali del territorio. Ciò consente di arricchire l’offerta formativa con attività di scoperta dell’ambiente naturale e sociale che sviluppano negli alunni l’identità, creano il senso di appartenenza grazie agli elementi culturali del passato e del presente scoprendo le relazioni tra uomo e natura, base dell’educazione ambientale. Il territorio ha una lunga tradizione storica, che inizia dalla preistoria, passa attraverso le prime popolazioni italiche, vede uno straordinario sviluppo nell’età romana, diventa un importante centro agricolo durante il medioevo e l’età moderna fino ai giorni nostri. Le testimonianze storiche ed archeologiche presenti nell’area sono pregevoli. L’Istituto Comprensivo ha un’identità fortemente radicata nel territorio, si caratterizza per l’estensione geografica, raccoglie una popolazione scolastica di circa 534 alunni compresi dai due anni e mezzo ai quattordici anni, distribuiti in 13 plessi scolastici collocati in due territori distinti: Valle Peligna e l’area più interna della Valle Subequana. I plessi di diverso ordine di scuola, sono dislocati su 6 diversi Comuni (Castelvecchio S., Corfinio, Goriano S., Raiano, Prezza, Vittorito), con sedi molto distanti tra loro ed accolgono anche alunni provenienti da comuni limitrofi quali: Castel d’Ieri, Molina Aterno, Gagliano Aterno, Secinaro, Popoli e Pratola Peligna. La realtà socio-culturale è legata ad un ambiente rurale e impiegatizio/terziario, la popolazione è costituita da nuclei familiari ridotti, allargata alla presenza di uno o più anziani ed è spiccato il pendolarismo verso i centri più grandi. I paesi hanno subito, nei decenni passati, il fenomeno dello spopolamento delle aree interne. La particolare contingenza economica degli ultimi anni, aggravatasi con i problemi del post- sisma 2009 e dell’attuale pandemia da Covid19, ha inciso profondamente sulla popolazione, aumentando la precarietà delle occupazioni, causando la perdita di numerosi posti di lavoro nel settore industriale e commerciale e la crescita della percentuale di disoccupati, soprattutto fra i giovani, spesso costretti a cercare lavoro altrove. La scuola si propone come punto di riferimento e centro aggregante delle istanze di formazione legate alla natura e alle caratteristiche delle zone interne, come volano del rilancio identitario/culturale, capace di interpretare bisogni formativi/sociali per tradurli in progettualità pedagogiche e di sviluppo, permettendo agli studenti di trovare opportunità formative diversificate e personalizzate che stimolino e favoriscano la creatività giovanile, il protagonismo civico e partecipativo dei ragazzi, l’integrazione delle differenze e l’inclusione sociale.